Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per gli agenti di viaggi che, stanchi di un mercato outgoing fiacco, cercano il riscatto nell'incoming, Expo 2015 potrebbe essere il momento giusto. Anche se, fino a qualche tempo fa, forse non molti lo avrebbero pensato.
È innegabile che, in un primo momento, una parte del turismo italiano abbia visto l'Esposizione Universale come qualcosa di esterno al settore. Quasi che un appuntamento di portata mondiale fosse un gioco troppo da grandi per un'agenzia di viaggi su strada con un titolare e due banconiste.
Poi, qualche mese fa, qualcosa è iniziato a muoversi. I tour operator e i big player del turismo hanno fiutato l'affare e sono scesi in campo. Chiamando a raccolta anche le agenzie. Best Tours ed Uvet sono stati tra i primi a mettere nero su bianco il loro impegno per Expo 2015. Entrambi hanno varato sul mercato un sito di booking online in vista dell'evento, al servizio delle agenzie di viaggi.
Anche Trenitalia ha fatto il suo, mettendo a disposizione della sua rete vendita fisica (leggi le adv) i biglietti per l'evento. Il network Frigerio (che di Expo è rivenditore autorizzato) ha preparato pacchetti ad hoc, con ingresso all'Esposizione più itinerari tematici in Italia. E, solo per fare ancora un esempio, Best Western ha lanciato un'idea regalo dall'eloquente titolo 'Cadeau Expo', disponibile anche nelle agenzie di viaggi.
L'offerta, dunque, non manca. E chi pensava che i turisti in arrivo per l'Expo 2015 avrebbero scavalcato le agenzie di viaggi senza lasciare il segno, potrebbero doversi ricredere. Di sicuro, ci sono gruppi e aziende che credono nell'impatto delle agenzie di viaggi, tanto da investire denaro sonante in un periodo in cui tutti sono molto attenti ai flussi di cassa.
Ora tocca alle agenzie di viaggi fare la loro parte. Perché l'Expo può anche essere una partita per grandi. Ma è comunque alla portata delle agenzie.
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