Agenzie e big del web'Batterli sul loro terreno'

Disporre di un sito internet fruibile, presidiare i social network, avendo chiaro l’obiettivo da raggiungere.

Se il futuro del turismo passa sempre più dalle vendite online, gli operatori del comparto, dettaglianti per primi, devono ormai fare i conti con una realtà:  “Non bisogna battere il web, ma competere con gli operatori del web usando i loro strumenti”. Con queste parole Adriano Meloni, managing director di Sunrise Travel riassume la strategia che gli attori della travel industry dovranno condividere per vincere le sfide che l’evoluzione tecnologica impone.

I dati del resto parlano chiaro. Lo scorso agosto più di 12 milioni di italiani hanno consultato siti di viaggi: la maggior parte ha guardato Booking, poi il sito di Trenitalia, seguito da quello di Ryanair, eDreams, Volagratis ed Expedia.

Nonostante in Italia l'ecommerce viaggi con un certo ritardo rispetto al resto del mondo, è ormai evidente che le vendite online sono il futuro del turismo: il fatturato generato nella Penisola dall'online travel è di 10 miliardi di euro, cioè il 40 per cento dello share di mercato. Un numero che nei prossimi anni è destinato ad aumentare: basti pensare che nel 2014 Expedia e Priceline (gruppo proprietario di Booking) hanno chiuso l’anno con 50 miliardi di dollari di fatturato, mentre eDreams è arrivato a 4 miliardi di euro.

Una battaglia persa quella contro i grandi portali di ecommerce? Non proprio. Perché non è detto che per competer su internet occorrano necessariamente budget milionari, per lo meno
in fase iniziale: il tanto vituperato web, infatti, mette a disposizione di chiunque un ventaglio di strumenti che, a costi contenuti e senza bisogno di avere troppe conoscenze informatiche, permette di definire una buona strategia di marketing online.

Fondamentale è la base di partenza, cioè un sito fruibile, e l’obiettivo finale: aumentare la visibilità, fare brand awareness, catturare nuovi target di clientela o incrementare le vendite? Chiarito ciò, “vanno analizzati i canali di comunicazione in funzione delle proprie necessità e del budget, tenendo sempre monitorati i risultati”, prosegue il manager.

Per iniziare meglio focalizzarsi sui canali verticali e presidiare i social network: questi ultimi vanno curati con particolare attenzione, soprattutto Facebook, che fornisce diversi strumenti di marketing online di cui approfittare. Dalla pubblicità a pagamento alla custom audience, “ottima per le adv, perché permette di raggiungere su Fb gli iscritti alla propria mailing list”. Facile e di costi moderati anche il native advertising, così come i siti aggregatori di affiliazione contenuti e l'invio di mail tematiche a liste targettizzate di clienti.

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