Negozi, l’allarme di Confesercenti: “Continua la desertificazione”

Tempi difficili per esercizi e attività commerciali. Gli ultimi dati di Confesercenti rilevano una situazione complessa, con un bilancio ancora negativo tra aperture e chiusure. Il 2015 si chiude infatti con un -29mila imprese (inferiore comunque al -34mila registrato nel 2014). Se da un lato, infatti, calano le chiusure, dall’altro frenano anche le aperture. Dal 2011 ad oggi, sottolinea ancora l’associazione di categoria, il saldo è negativo per 140mila unità, con una media negli ultimi 5 anni di 114 aperture e 190 chiusure al giorno.

“Preoccupa la frenata di nuove aperture - commenta il Presidente di Confesercenti Massimo Vivoli - , bloccate dalla stretta del credito e dalla riduzione dei margini di impresa, erosi dalla crisi e da una fiscalità cresciuta quasi costantemente negli ultimi cinque anni. Per mettere il settore in condizioni di ripartire davvero bisogna ridurre il peso che grava su negozi, locali e botteghe”

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