"Google diventerà come un assistente di viaggio umano, ma con risposte migliori"

L’unica cosa che non può ancora fare è completare le prenotazioni di voli e soggiorni. Per tutto il resto, Google è già pronto a diventare un vero e proprio assistente virtuale, che “trasformerà la pianificazione del viaggio come la conosciamo oggi”, ha affermato con sicurezza Oliver Heckmann, vice president travel & shopping di Google, intervenendo all’Itb di Berlino.

Come riporta hosteltour.com, il manager ha infatti sottolineato che, nel prossimo futuro, interagire con l’assistente di Big G “sarà come parlare a un assistente umano, ma con risultati ancora migliori”.

Il nocciolo della questione sono l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico, basate su grandi moli di dati. Che Google non ha difficoltà a raccogliere, dal momento che ormai il 20% delle richieste effettuate sul motore di ricerca da dispositivi mobile avvengono con comandi vocali. In altri termini, giorno dopo giorno, i software di Google stanno raccogliendo enormi quantità di informazioni su come gli utenti esprimono le loro richieste tramite la voce. Un procedimento non dissimile a quello che avviene nei bambini, quando imparano a parlare e, ovviamente, a interagire con gli altri individui.

Il ‘bambino’ Google sta imparando e sta crescendo in fretta. Probabilmente non è lontano il momento in cui sarà in grado di rispondere e interagire esattamente come farebbe un essere umano. Del resto, ha affermato ancora Heckmann, Google sta imparando, ad esempio, come si esprimono gli utenti durante una ricerca di voli; e, quando sarà ‘adulto’ (dal punto di vista delle informazioni accumulate) sarà in grado di rispondere ed esaudire le varie richieste.

Benvenuti nella nuova era dei motori di ricerca. E, ovviamente, anche del turismo.

Francesco Zucco

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