Agenzie senza licenza:la parola agli specialisti

La nuova direttiva Ue sui pacchetti turistici potrebbe ridefinire il lavoro delle adv. "La precedente normativa che regolava il mercato - ha commentato il docente di Diritto del turismo Gianluca Rossoni, intervenuto alla tavola rotonda del Marsupio Day - risaliva agli anni '90, quindi era antecedente all'avvento di internet, che ha radicalmente cambiato il mercato".

La normativa rimodula il concetto di pacchetto turistico che d'ora in poi "comprenderà trasporto, alloggio, noleggio veicoli e qualsiasi altro servizio accessorio - prosegue Federico Lucarelli, consulente legale Fespit -. In questo modo si rischia che tutti i servizi vengano assimilati a un pacchetto e che il medesimo possa essere realizzato non solo da tour operator e agenzie di viaggi".

Tutti agenti di viaggi?
Il punto centrale del dibattito sull'entrata in vigore della direttiva è, sostanzialmente, uno solo: qualsiasi professionista del settore turistico può vendere un pacchetto, a patto che abbia un fondo di garanzia per la tutela del consumatore in caso di insolvenza. Questo, però, non implica che lo stesso sia anche provvisto di licenza. "L'argomento è spinoso - ha commentato Francesco Sottosanti, direttore nazionale Fto -, ma potrebbe anche diventare un'opportunità per il settore turistico: gli intermediari potrebbero differenziarsi da coloro che non operano correttamente".

Massimo Caravita, vicepresidente di Marsupio Group, ha aggiunto: "È necessario da una parte armonizzare il recepimento della normativa e dall'altra garantire la tutela del consumatore. Bisogna trovare i margini di manovra per agire e non limitarsi a fare un copia e incolla della direttiva. Le associazioni di categoria devono intervenire facendo azioni di lobby per scongiurare che questo accada".

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