Fiavet, la stoccata di Jacopo De Ria: “No alla casa comune con Fto”

"Se l'associazione ha bisogno di fare un passaggio ulteriore, non è certo sul fronte dell'aggregazione. Semmai il cambiamento deve coinvolgere i vertici di alcune sedi regionali, da decenni nelle mani delle stesse persone".

Jacopo De Ria (nella foto), presidente nazionale di Fiavet, risponde così all'ipotesi della riapertura del dialogo con Fto per la creazione di una casa comune sotto Confcommercio. Un'ipotesi avanzata nelle settimane scorse dai tre presidenti di Fiavet Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna (rispettivamente Ernesto Mazzi, Luigi Maderna e Paolo Mazzola) in vista dell'Assemblea nazionale del 30 maggio in cui si decideranno i nuovi vertici.

"Inversione di tendenza"
"Fiavet - ha sostenuto De Ria a margine di un evento organizzato con l'Egitto - non solo ha compiuto una vera inversione di tendenza riconquistando nuovi associati, ma è in salute. C'è un nuovo interesse per l'associazione e in tre anni siamo riusciti a passare dalle 900 alle 1.500 agenzie".

Controproducente, secondo De Ria, la confluenza in Fto. "Noi non facciamo business con le agenzie, andiamo avanti solo con le quote associative, che ci servono per garantire formazione, consulenza fiscale e presenza sul territorio. Non dovendo poi rendere conto a nessun - ha aggiunto -, abbiamo le mani libere per portare avanti qualsiasi battaglia. E lo stesso non potrebbe accadere con Fto".

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