Ivana Jelinic:“Il cliente è cambiato, devono cambiare anche le agenzie”

C’è ovviamente la lotta all’abusivismo, che resta uno dei temi caldi per la distribuzione; e anche la centralità delle agenzie di viaggi. E ancora, la collaborazione con gli enti internazionali (“come abbiamo fatto anche con l’Egitto”). Ma, al di là dei singoli punti, nel progetto di Ivana Jelinic (nella foto) per Fiavet c’è la “capacità di affrontare il cambiamento”.

Jelinic il prossimo 30 maggio affronterà Ernesto Mazzi nella sfida per la presidenza nazionale dell’associazione. E si prepara all’appuntamento ricordando che “la clientela sta cambiando” e, di conseguenza, “devono cambiare anche le agenzie di viaggi”.

Ma in che direzione si sta evolvendo la clientela? “C’è un ritorno in agenzia dei Millennial - spiega Jelinic -, ma questo target di clientela ha bisogno di interlocutori preparati e allo stesso tempo ‘smart’ e accessibili”. I Millennial “vogliono poter contattare l’agente tramite Facebook o i social network. E, ovviamente, ci vuole anche molta attenzione al prodotto”.  

E questo anche al fatto che, negli ultimi anni, è cambiato l’approccio. “Siamo usciti dalla fase ‘ossessiva’ del web e c’è un ritorno alla consulenza. Certo, è cambiato anche l’approccio del consumatore, che è molto più informato. Così può capitare che, mentre parla con l’agente di viaggi, controlli sullo smartphone: ma io non mi sento minacciata da questo”.

Una candidatura di continuità
Trattandosi della vicepresidente dell’attuale numero uno dell’associazione Jacopo De Ria, quella di Ivana Jelinic tra le due è la candidatura di continuità. Classe 1984, sposata con una figlia, è titolare dal 2005 della Igei Viaggi a Tavernelle, in provincia di Perugia, nonché presidente di Umbria Incoming (rete di agenzie specializzate nell’inbound) dal 2014. La sua militanza in Fiavet dura da 10 anni; in Fiavet nazionale è stata per 3 anni nel consiglio di amministrazione e da 3 è vicepresidente. Inoltre, è la terzo mandato come presidente di Fiavet Umbria. Da 4 anni, inoltre, è consigliere  della Camera di Commercio di Perugia.

“C’è bisogno di essere concreti e reali - prosegue, illustrando il suo progetto -, abbiamo bisogno di essere credibili”. E ricorda: “Noi siamo prima di tutto un sindacato: il nostro modello non è fare business sulle agenzie di viaggi”.

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