Il buco nero delle cancellazioni: come risparmiare sui viaggi d’affari

Il cambio di policy nelle cancellazioni degli alberghi non ha mutato le abitudini di acquisto dei business traveller, ovvero dei soggetti che più spesso si trovano costretti a dover modificare le prenotazioni. Ad affermarlo è uno studio realizzato da Hrs sul booking aziendale, secondo cui il numero delle cancellazioni è aumentato dello 0,9%, con incrementi di spesa che sono arrivati anche al 3,8%.

La modifica principale nella policy di cancellazione, infatti, prevedeva l’estensione del periodo di ‘cancellation penalty fee’ da 24 a 48 ore prima dell’arrivo. Una scelta che, ovviamente, è andata a incidere soprattutto sui costi di trasferta delle multinazionali.

Una questione di flessibilità
Questo è il motivo per cui, sottolinea ancora Hrs, per la contrattazione delle tariffe in vista del 2019 si sta dando molta attenzione alla cancellazione flessibile: una caratteristica che viene incontro alle principali richieste dei viaggiatori d’affari.

In un sondaggio rivolto a 100 travel manager, afferma ancora Hrs, un terzo dei rispondenti ha affermato “il desiderio di negoziare speciali condizioni per evitare proprio queste penali”, sottolinea ancora la nota.

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