Affitti brevi in ripresa: le previsioni di Halldis per l'estate

Il settore degli affitti brevi tira un sospiro di sollievo: per luglio e agosto stanno ricominciando ad arrivare le prenotazioni di italiani, ma anche di tedeschi e francesi.

“Gli affitti brevi e del segmento ricettivo residenziale - sostiene Vincenzo Cella, ceo Halldis - risultano meno minacciati dalla crisi rispetto ad altre asset class. Due i fattori che appaiono favorevoli: innanzitutti la maggiore flessibilità della struttura dei costi rispetto ad altri operatori del settore ricettivo e, quindi, una migliore capacità di adeguamento e risposta prospettica. In secondo luogo giocano a favore la maggiore capacità di reazione del comparto turistico rispetto a quello immobiliare e la correlata minore escursione dei prezzi degli affitti rispetto a quelli attesi nelle compravendite”.

Il successo della montagna
In base a uno studio di Halldis, che gestisce 2mila proprietà in 25 località italiane ed europee, a fare la parte del leone quest’estate saranno le residenze di montagna: da un piccolo abitato come Perarolo di Cadore a Ponte di Legno a Gressoney, dove a dicembre 2019 è stato inaugurato ‘Halldis Gressoney’, ex colonia estiva della Sip, oggi di proprietà di BiverBanca, con 54 unità abitative.

I tassi di occupazione
Nei siti alpini i tassi di occupazione di luglio sono del 60%, mentre quelli di agosto sono quasi in linea con i dati previsti pre-Covid: pari al 70% nelle prima e ultima settimana di agosto e all’80% nelle centrali del mese.

La privacy delle ville
Tendenza simile per le 300 ville in Italia (di cui 250 in Toscana) di Windows on Italy, società che fa parte del gruppo Halldis. In questo caso i tassi di occupazione passano dal 60% di luglio all’80% di agosto, ma rimane l’incertezza di possibili disdette da parte della clientela internazionale, a causa del ritardo con cui i Governi dei vari Paesi europei hanno dato il via libera alle vacanze all’estero.

Diversamente dal precedente, quest’anno a occupare le ville - ideali per garantire la privacy e il distanziamento sociale - saranno soprattutto gli italiani (60%), seguiti da tedeschi (15% delle prenotazioni effettuate per agosto), francesi (10%), olandesi (10%), scandinavi e altri (5%), che soppiantano i tradizionali russi, inglesi, statunitensi e indiani, maggiormente vincolati dall’emergenza sanitaria.

I tempi della ripresa
“I dati delle prenotazioni - spiega Nicola Pardini, responsabile sales Halldis (nella foto) - dei centri di montagna e delle ville in campagna e al mare per luglio e agosto sono confortanti. Sappiamo che ci vuole tempo: questa è la crisi sanitaria mondiale più acuta dal secolo scorso dopo l’influenza spagnola del 1918-19”. Secondo i dati di Halldis, dopo gli attentati terroristici del 13 novembre 2015 a Parigi e quello di Bruxelles del 22 marzo 2016, “città dove gestiamo proprietà, livelli di fatturato, ordinato e prezzo medio delle strutture ricettive locali tornarono alle medie pre-evento nel giro di 12 mesi circa”.

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