Il commento del direttore
Remo Vangelista
Malgrado le promesse milionarie contenute nelle bozze del prossimo decreto, Adv Unite continua la sua protesta nei confronti del Governo.
“Siamo arrivati al 7 agosto e l'industria turistica ha avuto la conferma di essere stata abbandonata da un governo che in 5 mesi ha promesso l'impossibile nell’educato silenzio di tutti noi - dice l’associazione guidata da Cesare Foà in una nota -. Tante promesse da parte dei politici di tutti gli schieramenti, ma fatti e azioni sono nulle di fronte a una crisi mondiale senza precedenti”.
In un settore colpito in tutti gli aspetti, secondo Adv Unite a pagare il prezzo più caro saranno agenzie di viaggi e tour operator.
“Quante aziende possono resistere senza incassare per 6 mesi con previsioni di altrettanti mesi di mancati incassi? Nessuna.- dice ancora la nota -. Le vendite sono minime e il fallimento del bonus vacanze con l'incubo dei voucher porterà alla rivoluzione agenziale. I grossi tour operator sono destinati all'estinzione eppure non siedono accanto alle agenzie per protestare contro il diritto alla sopravvivenza. I network sono appiattiti perché non hanno più possibilità di ripresa nell'immediato”.
Secondo Adv Unite non c’è più tempo per attendere: “Aspettiamo ancora il regalo del Governo perché crediamo in Babbo Natale o pensiamo di dare un segnale molto forte , da organizzare, perché i nostri dipendenti non hanno avuto neanche la cassa integrazione dovuta per legge dal mese di maggio”.