Colitta, Geo:"Se non aprono i corridoi serviranno altri aiuti di stato”

Delle due l'una: o il governo decide di aprire i tanto attesi corridoi turistici, permettendo la ripresa dei viaggi senza quarantena obbligatoria anche in alcune destinazioni extra Schengen ritenute sicure. Oppure, avverte Dante Colitta (nella foto), d.g. di Geo Travel Network, "serviranno altri aiuti di stato".

Si fa sempre più caldo il fronte che vede l'industria dei viaggi organizzati e la distribuzione chiedere a gran voce alle istituzioni di fare un passo chiaro in una delle due direzioni, per dare non solo qualche certezza in più agli imprenditori ma anche ai clienti, sbloccando l'attuale stallo delle vendite.

Gli interventi per il settore
Tra le incertezze che più preoccupano la filiera, oltre alle barriere geografiche imposte, c'è infatti la mancanza di conferme su quel che accadrà in termini di tutele economiche e supporto alle imprese nel 2021.

"Forse continuerà la cassa integrazione, me lo auguro, e probabilmente qualcosa arriverà ancora", aggiunge.

La speranza, in realtà, è che si possa tornare a programmare e vendere destinazioni chiave per il mercato italiano: "Se aprissero corridoi verso Maldive, Mauritius ed Egitto sarebbe già un bel modo per aiutare il settore. In caso contrario e senza ulteriori aiuti statali sarebbe un disastro".

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