Tutti i segreti della legge di bilancioCosa è in arrivo per il turismo

Inizierà domani la discussione in aula della manovra di Bilancio, che ha ricevuto il via libera dalla Commissione con tutto il suo carico di emendamenti. Numerose le agevolazioni e le nuove risorse dedicate al settore turismo in senso ampio, anche considerando il comparto dei trasporti.

Le agevolazioni
Sono stati approvati gli emendamenti che fissano esenzione della prima rata Imu per il comparto turistico. Viene poi prolungato il credito d’imposta al 60% del canone di locazione degli immobili destinati alle imprese turistico-ricettive fino al 30 aprile 2021 (e il credito d’imposta viene esteso anche ad agenzie di viaggi e tour operator).

Rifinanziato, poi, il fondo per il settore turistico (quello previsto dal decreto Rilancio) con 100 milioni per il 2021, mentre 20 milioni saranno destinate alle agevolazioni fiscali per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico alberghiere. Sale inoltre da 10mila a 16mila euro il tetto per il bonus mobili, con una detrazione che resta pari al 50 per cento delle spese documentate per l'acquisto di mobili in occasioni di ristrutturazioni edilizie.

Fondo per aeroporti
È in arrivo anche un fondo di 500 milioni per il settore aeroportuale. Con le risorse verrà istituito un fondo destinato a compensare i gestori aeroportuali e i prestatori di servizi di assistenza a terra (handling).

Il ministero dei Trasporti erogherà immediatamente, a titolo di anticipazione, fino a 315 milioni di euro ai gestori aeroportuali e fino a 35 milioni di euro alle imprese di handling che ne facciano richiesta.

Cassa integrazione per partite Iva
Disco verde alla Cig per i lavoratori autonomi: la misura si chiama Iscro, Indennità di continuità reddituale e operativa, e prevede un assegno tra minimo 250 e massimo 800 euro al mese per 6 mesi per chi abbia subito perdite del 50% rispetto ai tre anni precedenti e abbia dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro.

Potranno richiederlo le partite Iva aperte da almeno 4 anni. L'indennità sarà corrisposta dall'Inps e al momento vale solo per gli autonomi della gestione separata dell'ente di previdenza.

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