Agenzie e Green passL’estate della burocrazia

Il debutto del Green pass aiuta, ma non risolve. È questo il verdetto delle agenzie di viaggi italiane sul nuovo strumento che rende più agevoli i viaggi fra le mete europee, certificando in maniera univoca per tutta la Ue l’avvenuta vaccinazione, o la guarigione da Covid-19 o, ancora, l’esito negativo del tampone.

Aiuta, dicono le agenzie, che hanno raccontato sul numero di TTG Magazine oggi disponibile sulla digital edition come stava andando la situazione. Aiuta soprattutto i clienti, che psicologicamente si sentono molto più motivati a viaggiare verso l’estero, potendo usufruire della certificazione vaccinale.

Ma non risolve il gran lavoro a cui sono sottoposti i dettaglianti. Perché malgrado tutto, anche con il Green pass ogni Paese continua a fare di testa sua e a richiedere anche altra documentazione, modificando per altro le richieste abbastanza spesso a causa delle varianti del virus, che impongono ulteriori e nuove restrizioni.

Un’estate non facile, quindi, per i dettaglianti, anche se mai come quest’anno i viaggiatori sembrano disposti ad adeguarsi, pur di poter viaggiare.

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