Prenotazioni online e case vacanze: i consigli della Polizia per evitare le truffe

Si avvicina l'estate e aumentano gli aspiranti vacanzieri a caccia di un'occasione imperdibile sul web, sfruttando le case vacanza. E i truffatori digitali ne approfittano. Ma come difendersi dagli imbrogli? Per non cadere in trappola la Polizia Postale si è alleata con Airbnb per offrire una serie di consigli utili.

Trattativa internazionale
Innanzitutto, come riporta una nota, è bene conoscere le più diffuse truffe. La prima tipologia è la 'trattativa internazionale'. Che viene descritta così: "Un proprietario fittizio appena trasferitosi all’estero non può accogliervi di persona. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Inizierà così a chiedere documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto À la carte, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante".

Rimpiattino
La seconda tipologia è il 'rimpiattino': "L’host ha creato un annuncio su un sito di seconda mano, o immobiliare, ma non appena chiederete informazioni vi dirà di spostarvi da un canale all’altro; ad esempio proponendovi tramite l’app ufficiale di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Dopo alcune richieste di dettagli sul vostro arrivo, vi manderà un’altra email informandovi che per un problema con l’aggiornamento del calendario l’annuncio non è al momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso), e vi fornisce per comodità il link diretto all’annuncio sul portale, ma si tratta di un sito clone".

Proposta indecente
Il terzo tipo è stato definito la 'proposta indecente': "Anche in questo caso l’host ha creato da poco tempo un annuncio, sprovvisto di recensioni, ma accattivante. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà anche un bello sconto. Dunque suggerisce di annullare la prenotazione e di trattare privatamente, così da risparmiare a entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, il truffatore sparirà".

I consigli per scovare le truffe
In generale, comunque, ci sono alcuni dettagli cui fare caso per scovare eventuali truffe. Il primo è fare attenzione ai link condivisi via mail altro, compresi altri siti web. E inoltre "le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’email include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa", si legge ancora nella nota.

Attenzione poi ai siti clone: meglio prenotare tramite le app ufficiali delle piattaforme. Altrimenti, è importante verificare che gli indirizzi su cui si clicca non siano 'sospetti' e inizio con il nome della piattaforma.

Un altra raccomandazione è di non comunicare al di fuori del sito. Inoltre è importante leggere gli annunci con attenzione e non pagare mai direttamente con bonifico. A far insospettire devono essere anche gli 'alloggi esca': "Se una volta arrivati a destinazione vi si chiede un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale". Inoltre bisogna ricordarsi che "Airbnb non è un’agenzia immobiliare: diffidate di chi vi dice di 'aver dato incarico al sito' di mostrarvi la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest".

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