Dossier Tunisia: ritorno alle vendite

Si riaffaccia in agenzia, dopo un anno di totale assenza, e i dettaglianti cominciano timidamente a vedere cieli un po’ più rosa per l’estate.

La Tunisia, fino a due anni fa meta di punta per il turismo organizzato italiano, è la destinazione nordafricana che ha pagato il prezzo più alto alla Primavera Araba. Il 2011, l’annus horribilis per il turismo nel Paese, ha visto scomparire persino i cataloghi dedicati al prodotto dai banconi delle agenzie. Ma questo 2012 sembra segnare la tanto attesa inversione di frequenza.

Le agenzie cominciano a registrare le prime richieste per la prossima stagione estiva, e qualche pratica è stata chiusa anche per i ponti di primavera. L’arma neppure tanto segreta del Paese è il prezzo. Il rapporto fra la qualità e i servizi offerti sulla destinazione non ha competitor sul mercato italiano. Le pratiche, anche in altissima stagione, riescono a soddisfare proprio quello che è il target principale delle agenzie, le famiglie con bambini, che cerca la ricetta magica della felicità in vacanza: mare in villaggio italiano, senza dover sopportare troppe ore di volo e con un prezzo accessibile.

Secondo le agenzie, però, non è iniziata una svendita del prodotto: i prezzi sono allineati a quelli di due anni fa, ma la corsa alle offerte da saldo non sembra aver distorto il mercato. Quello che manca, secondo i dettaglianti, è il prodotto, soprattutto in termini di voli e collegamenti diretti. A fronte di una destinazione che è appena ripartita, infatti, gli investimenti della produzione sono prudenti, e si orientano sulla riapertura e gestione dei villaggi piuttosto che su una rete di voli charter che non si è sicuri di poter mantenere per tutta la stagione.

Il Paese, però, punta molto sulla ripresa del mercato italiano. I dati di febbraio mostrano segnali positivi in questo senso: si sono contati 2.260 arrivi dalla Penisola, un 54,8 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contrassegnato da 1.460 arrivi. Ovviamente, l’aumento percentuale rispetto all’anno scorso non è significativo, ma la ripresa c’è.

“Il nostro obiettivo - dice Elyes Fakhfakh, ministro del Turismo della Tunisia - è di arrivare a ospitare, quest'anno, sei milioni di turisti internazionali”.

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