Riforma del lavoro Incognita per le agenzie

Contratti a termine, associazione in partecipazione, personale stagionale e anche cassa integrazione. La riforma del lavoro è ormai legge e sono diversi gli aspetti che toccano le agenzie di viaggi.

Come spesso accade nella normativa italiana, sono pochi i punti della legge che riguardano direttamente il mondo del turismo. Ma molti temi in discussione nelle scorse settimane hanno fatto alzare le antenne anche ai dettaglianti. I quali, spesso, sono anche datori di lavoro. L'andamento del mercato turistico in Italia, soprattutto per chi lavora con la clientela tricolore, è affetto storicamente da una fortissima stagionalità.

Le agenzie di viaggi per prime, qualora fosse possibile, ne farebbero volentieri a meno: per il momento, però, devono attrezzarsi come meglio possono per far fronte alle necessità. Cambi di norme sui contratti a termine o stagionali potranno influire non poco sull'attività dei dettaglianti.

Le associazioni di categoria, per il momento, prendono tempo: la legge è vasta e complessa e, sottolineano le federazioni del settore, spesso rimanda a ulteriori norme specifiche. Valutare l'esatto impatto delle nuove disposizioni in materia di lavoro non è un lavoro di pochi giorni. Quello che fa ben sperare è che, caso decisamente raro nelle istituzioni italiane, l'outgoing e il lavoro delle agenzie sono stati inseriti nel calcolo dell'impatto economico del settore, con la presentazione del Conto satellite da parte del Dipartimento del Turismo. Un piccolo segnale che lascia però intravedere una maggiore attenzione, rispetto al passato, per il comparto della vendita di viaggi.

Ma nel mirino del ministro Elsa Fornero è finita anche l'associazione in partecipazione: una formula che negli ultimi anni si è diffusa sempre di più nella Gdo in generale e nei network di agenzie in particolare. Cambierà qualcosa anche nella distribuzione organizzata? Gli operatori del settore sembrano pensare di no, semplicemente perché le grandi reti hanno già fatto i loro conti.

Le incognite per le agenzie, ora, sono molteplici. E forse qualcosa andrà riscritto anche nella storia della distribuzione turistica.

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