La rivincitadelle agenzie su internet

Aperti per ferie, soprattutto d'estate.

Quando non tutto fila liscio come si vorrebbe, in prima linea restano loro, gli agenti di viaggi. Nel servizio pubblicato su TTG Italia numero 67 in distribuzione e online da oggi, la distribuzione si prende la sua rivincita su internet e il fai da te: se per i viaggiatori 'self made' l'alta stagione è stata un susseguirsi di disagi e contrattempi, i clienti delle agenzie hanno trovato nei dettaglianti un valido alleato per far fronte alle emergenze. Risparmiando soldi, tempo e arrabbiature.

Gli adv, infatti, si sono dimostrati fondamentali per aggirare o risolvere i guai di stagione, primo fra tutti il caos Wind Jet. Anche a costo di rimetterci. "Un gruppo di 40 persone aveva prenotato un viaggio con un t.o. versando un acconto del 30 per cento - racconta la genovese Francesca Dimitri, addetta alle vendite dell'ufficio gruppi di Praga Viaggi -. I biglietti non erano ancora stati acquistati, quindi non avevano diritto alla riprotezione di Alitalia. Abbiamo mandato una e-mail alla compagnia e una all'Enac per capire cosa fare, ma senza ottenere risposte. Alla fine abbiamo emesso dei nuovi biglietti perdendo 1.200 euro, che non credo recupereremo mai".

Soccorso anche al 'fai da te'
Ma la distribuzione 'tradizionale' si è anche dimostrata disponibile a riparare i danni legati alle nuove tecnologie. "Nei giorni dell'emergenza Wind Jet – spiega Alberto Borzì, titolare della palermitana Borzì Viaggi - abbiamo dato una mano ad alcune persone che avevano prenotato sul web ma erano smarrite e non sapevano cosa fare".

Anche le nuove regole sui passaporti per i minori hanno causato non pochi disagi negli aeroporti. Ma non per i clienti delle agenzie di viaggi: tutti avvertiti in tempo di una normativa già annunciata da diversi mesi.

Incognita bancomat
Tuttavia, dopo aver affrontato un lungo slalom tra scioperi (primo fra tutti quello di Lufthansa), stop dei voli e nuove leggi, ora gli agenti di viaggi devono affrontare una nuova incognita che li tocca molto da vicino: l'ipotesi dell'introduzione di un tetto minimo oltre il quale accettare obbligatoriamente i pagamenti via bancomat. Una misura che, qualora entrasse in vigore, metterebbe a rischio i margini dei dettaglianti.

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