La spending review delle aziende taglia le spese per i viaggi in agenzia

Erano (e sono ancora) il veicolo privilegiato per il pagamento dei viaggi aziendali. Semplici per i datori di lavoro, comode per le agenzie di viaggi. Ma sono sempre meno. Dal 2009 al 2012 sono sparite dall'Italia circa 300mila carte di credito aziendali. Usate, in gran parte, proprio per la prenotazione delle trasferte.

I dati, riportati da Repubblica.it, arrivano direttamente da Bankitalia. Le carte di credito aziendali avevano visto un'impennata nel corso degli anni 2000: se nel 2003 se ne contavano circa 750mila, nel 2009 erano arrivate a 1,7 milioni. Secondo quanto affermato al quotidiano online da Alessandro Carretta, economista e docente di intermediazione bancaria all'università di Tor Vergata, nel 2011 è iniziato il calo, con la discesa a 1,4 milioni. Per comprenderne l'impatto, bisogna anche considerare che il segmento vale circa il 10 per cento di tutte le carte di credito esistenti in Italia.

La causa, ovviamente, viene ricondotta alla recessione e a una maggiore 'spendig review' delle imprese proprio sui viaggi d'affari. Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna hanno ridotto nel complesso la spesa del 22 per cento. Per il 2013, dicono gli esperti, si attende la ripresa; ma non in Italia, dove le stime sono di un ulteriore -1,2 per cento.

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