Tasse e contanti: le richieste delle agenzie

Tenere conto dell'effettiva parte commissionabile delle pratiche e introdurre correttivi per la questione bancomat.

Sono queste alcune delle controdeduzioni presentate da Fiavet all'Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi a proposito dei nuovi studi di settore, che resteranno validi per i prossimi 3 anni.

"Abbiamo chiesto che si tenesse conto dell'obbligo di accettazione del bancomat per importi oltre una certa soglia – spiega Massimo Caravita, vicepresidente vicario Fiavet -. Quando la norma entrerà in vigore, le agenzie pagheranno le commissioni alle banche calcolando la percentuale sull'intero importo della transazione: ma la somma pagata andrà a incidere sui margini della sola agenzia".

In pratica, esemplifica Caravita, "se la commissione da pagare alle banche è dell'1 per cento e la remunerazione dell'agenzia è pari al 10 per cento della pratica, l'utile dell'agenzia in realtà è ridotto praticamente di un decimo".

La richiesta di Fiavet, dunque, è che i parametri previsti dagli studi di settore tengano conto della 'limatura' dei margini che deriverà dall'entrata in vigore della legge sui pagamenti con moneta elettronica.

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