Agenzie di viaggi alla prova del dopo-Monti

Agenzie viaggi
- 11/12/2012 11:18

Agenzie di viaggi alla prova del dopo-Monti

Anche il turismo si prepara al dopo-Monti. E presenta le sue richieste alle istituzioni.

Il Governo dei professori sarà ricordato probabilmente come uno degli esecutivi che ha influito maggiormente sul mercato turistico pur senza parlare esplicitamente di viaggi e vacanze.

Lo spesometro, l'Imu, il bancomat obbligatorio sono misure che ormai fanno quotidianamente parte del lavoro delle agenzie di viaggi, pur senza rivolgersi direttamente al comparto.

Ora, in un clima ormai da campagna elettorale, anche il turismo si attrezza per il prossimo cambio alla guida del Paese. Anche se è difficile pensare che si possa tornare indietro sulle misure adottate dal Governo Monti.

Come a ogni cambio di esecutivo, del resto, il turismo prova nuovamente a imporsi sull'agenda politica. Nella speranza di trovare un posto adeguato al suo peso sul Pil nazionale. Le richieste, in realtà, sono nuove fino a un certo punto. Ma, del resto, lo sono anche le personalità.

Il primo ad armarsi in vista della prossima campagna elettorale è infatti un nome più che conosciuto all'interno del panorama turistico: quel Francesco Rutelli ricordato nel settore per essere stato sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Turismo.

È stato lui il primo a prendere carta e penna, stilare una mozione rivolta al prossimo esecutivo e cercare appoggio al senato e nelle associazioni di categoria. Il suo documento, a oggi, ha incassato le firme di Federturismo, Assoturismo e Federalberghi (la triplice che fa capo, rispettivamente, a Confindustria, Confesercenti e Confcommercio). Saper cogliere le occasioni dei flussi internazionali, ridurre la frammentazione, destinare al turismo i proventi della tassa di soggiorno, investire nella formazione delle figure professionali del comparto: queste alcune delle richieste contenute nel documento.

Ora si tratta di vedere a chi spetterà ascoltare le richieste del settore.