Multe e soglia dei mille euro:la scure del Governo in adv

Anche senza nessun affondo diretto, il Governo dei professori non ha mancato di condizionare la vita delle agenzie di viaggi. Forse anche più di quanto non abbiano fatto gli esecutivi prevedenti.

Se il 2011 è stato l’anno del varo delle nuove norme sui contanti, il 2012 è stato quello dell stretta vera e propria. Le regole sono entrate nel vivo e, dopo i primi ‘esperimenti’, sono arrivate le buone e le cattive notizie: da un lato i chiarimenti (che in alcuni casi hanno allentanto la pressione), dall’altro gli effetti sulle prenotazioni. Che, stando agli agenti di viaggi, non sono stati sicuramente positivi.

Pagamenti tracciabili: I nodi da risolvere
Il primo dubbio, forse il più pressante per le agenzie, sono state le liste nozze. Se l’importo totale (come è facile che sia) supera i 1.000 euro, ogni quota (anche da poche decine di euro) può essere versata in contanti? La domanda non era semplice e infatti, nel corso dei mesi, sono state date diverse risposte.

La soluzione, salomonica, è arrivata poi in autunno: le quote possono essere versate in contanti, con debita ricevuta, che l’adv deve conservare per 5 anni (come, del resto, tutti i documenti fiscali).

Nel complesso, dunque, la regola sui contanti appariva assolutamente semplice: nonostante questo, non sono mancate le discussioni.
Quello dei viaggi di nozze infatti non è stato il solo nodo da sciogliere per il comparto turistico alle prese con i pagamenti in contanti. Anche i gruppi avevano suscitato qualche perplessità. Se l’acquisto è effettuato da un unico soggetto che ha ricevuto il denaro in contante da diversi partecipanti (con quote inferiori alla soglia dei 1.000 euro), l’importo complessivo può essere versato sul conto dell’agenzia di viaggi o del tour operator a fronte dell’emissione di un’unica fattura con tutti i nomi dei partecipanti.

In alternativa, la somma può essere versata in contanti a fronte dell’emissione di diverse fatture intestate ognuna a un singolo partecipante.

Altro aspetto importante, quello degli acconti: la legge prevede infatti il versamento dell’importo totale in diverse tranche. Una pratica che, dunque, non può essere vista come ‘artificiosa’. Ma come comportarsi per acconti o saldi inferiori ai 1.000 euro a fronte di valori pratica complessivi superiori alla fatidica soglia? La questione ora è chiarita e, a norma di legge, il cliente può pagare in contanti le tranche di importo inferiore ai 1.000 euro.

A gettare ulteriori domande sul comparto è intervenuta anche la riforma voluta dal ministro del lavoro Elsa Fornero, che ha modificato l’associazione in partecipazione introducendo il limite di tre associati per ogni attività. Una breve precisazione che però è stata in grado di far drizzare le antenne alle agenzie di viaggi italiane.

Per Il Sole 24 Ore, il modo in cui il ministro ha messo mano alle norme rappresenta in realtà una vera e propria riscrittura dell’associazione in partecipazione. Ovvero, della forma contrattuale che negli ultimi anni ha maggiormente contribuito alla diffusione della distribuzione organizzata. Se nei primi anni del fenomeno network, infatti, buona parte della sfida era stata giocata sul campo del franchising, la partita ultimamente si era spostata sull’associazione in partecipazione.

Ora il comparto attende le conseguenze della nuova normativa.

Il servizio completo su tutti i provvedimenti dell'anno sul giornale online.

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