Agenti di viaggi verso il voto: scontro sulle tasse

Meglio il taglio dell'Imu o una ritoccatina all'Irpef? Abolizione dell'Irap o patrimoniale?

Tra pochi giorni anche gli agenti di viaggi saranno chiamati alle urne per esprimere la propria preferenza sul prossimo Governo. Ed è probabile che il tema delle tasse, al centro della campagna elettorale, sarà determinante per spostare la crocetta tra i diversi schieramenti.

Il Sole 24 Ore dedica oggi un ampio servizio ai programmi dei partiti proprio in tema di fisco, confrontando le scelte in fatto di tasse dei principali candidati premier.

Ad accomunare tutti gli schieramenti è l'ipotesi di una revisione dell'Imu: le ricette vanno dall'abolizione con restituzione di quanto versato nel 2012 (Pdl) alla revisione degli importi per i redditi più bassi (Pd e Scelta Civica, la lista di Mario Monti). Fuori dal coro Oscar Giannino: Fare per Fermare il declino, infatti, propone tagli all'Imu per le aziende.

Dibattito caldo anche su Irpef e Irap. La prima entra nel mirino di Pd e Pdl (che propongono, rispettivamente, la riduzione della prima aliquota e l'adozione di due soli scaglioni di reddito, con limite a 43mila euro). Per la seconda, una delle tasse più contestate soprattutto dalle imprese, si va dal dimezzamento proposto da Mario Monti all'abolizione propugnata da Silvio Berlusconi e Oscar Giannino.

Il tema Equitalia, inoltre, infiamma ulteriormente il dibattito. Storico cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo (che ne propone l'abolizione, insieme alla cancellazione del Redditometro), per Silvio Berlusconi diventa un ente cui ridurre i poteri. Lotta senza quartiere all'evasione, invece, per Antonio Ingroia di Rivoluzione Civile, che chiede l'applicazione della legge antimafia anche per chi si nasconde al fisco.

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