Imu, Iva, Tares: una stangata da 5 miliardi

Una 'tripletta' da 5 miliardi di euro, concentrato nella seconda metà dell'anno. Ovvero da luglio in poi, proprio quando una consistente parte degli italiani dovrà decidere se (e come) andare in vacanza.

Quanto Imu, Iva e Tares incideranno sugli acquisti in agenzia lo si saprà con precisione a fine estate. Ciò che si può prevedere fin da ora, invece, è il rincaro che andrà a pesare sui conti degli italiani, influenzando la loro propensione alla spesa.

Il Sole 24 Ore di oggi dedica un ampio servizio proprio alle tre imposte che incideranno sui portafogli di cittadini e imprese nel secondo semestre del 2013. Calcolando un esborso superiore di 5 miliardi di euro rispetto a quanto pagato lo scorso anno.

Tra i primi appuntamenti, l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota Iva, che debutterà il primo luglio. Una manovra dalla quale le casse dello Stato ricaveranno 2,1 miliardi, secondo i conti del quotidiano finanziario. Ma lo stesso giorno arriverà anche la Tares, la tassa che sostituisce Tarsu e Tia; le prime stime indicano un incremento medio dell'esborso pari al 28,6 per cento: un aumento che andrà a colpire in misura simile le imprese e i privati.

Sarà soprattutto a carico delle aziende, invece, l'aumento dell'Imu, per la quale non sono più previsti gli 'sconti' applicati lo scorso anno dai Comuni.

Una questione che si intreccia con il nodo dei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, come evidenzia l'articolo di fondo in prima pagina de Il Sole 24 Ore. Che avverte: una politica fiscale più lieve potrebbe favorire la ripresa del Paese.

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