Campagna milionariaper difendere le agenzie

Avviare una campagna promozionale per convincere il consumatore finale a entrare in agenzia, combattere l'abusivismo in tutte le sue forme e portare all'attenzione del prossimo Governo le richieste del comparto per la defiscalizzazione degli oneri e la riforma del settore turistico.

Questi i punti principali del programma di interventi tracciato dal presidente nazionale Fiavet, Fortunato Giovannoni. "Abbiamo messo a budget la realizzazione di una campagna da promuovere con Astoi per riportare il consumatore finale in agenzia - annuncia Giovannoni -. Bisogna infatti combattere il messaggio sbagliato, che sta arrivando da più fronti, secondo cui andare dal dettagliante non è conveniente e i costi di commissione possono essere aggirati passando attraverso altri canali". Un'offensiva pubblicitaria dal costo di un milione e mezzo di euro che potrebbe essere messa in piedi in poche settimane, appena in tempo per la prossima stagione estiva.

Solo un tassello, comunque, del piano su larga scala congegnato dal presidente Fiavet. Dopo le Olta (Fiavet ha appena incassato il pronunciamento favorevole all'associazione nella causa contro Expedia) a finire ancora una volta nel mirino dell'associazione saranno infatti i vettori, accusati di aver compresso i regimi commissionali della distribuzione fino a livelli inaccettabili.

"Non si può più tollerare che il lavoro delle agenzie venga svolto praticamente senza retribuzione. Chiederemo alle compagnie di rispettarci nelle nostre consulenze, perché se per un vettore il costo di emissione di un biglietto si aggira tra il 10 e il 15 per cento, non vediamo perché le nostre commissioni debbano invece essere comprese tra lo 0,1 per gli aerei e il 3 per cento per le ferrovie".

L'associazione vuole dare filo da torcere anche agli abusivi, ossia chi vende pacchetti turistici senza averne le credenziali. "Oltre il 30 per cento dell'attività turistica di questo Paese è svolta da coloro che non sono in regola e che, con nomi stravaganti quali organizzatori e consulenti, si spacciano per agenti di viaggio. È ora di intervenire e sanzionare le irregolarità" sostiene ancora Giovannoni.

Intanto, sembra slittare oltre il termine fissato al prossimo 30 aprile il rinnovo per il contratto collettivo nazionale di lavoro per il turismo. "Abbiamo iniziato le trattative per la firma del Ccnl tre mesi fa - spiega il presidente onorario Fiavet, Giuseppe Cassarà - ma non credo che si arrivi all'accordo per la fine del mese. Il costo del lavoro incide per le imprese al 63 per cento e se non lo si abbatte è impossibile pensare ad aumenti di qualunque entità".

Sul tavolo, quindi, pronta a essere presentata al Governo in via di formazione, la proposta di un credito d'imposta, "magari equivalente all'esborso per gli oneri sociali, che - precisa Cassarà - ci consenta di alleviare un po' i costi del personale".

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