Fallimenti nella Penisola: le agenzie di viaggi resistono

Le agenzie di viaggi reggono meglio di altri settori all'ondata di fallimenti in Italia.

Il bilancio di mortalità tra le aziende nei primi 5 mesi del 2013, come riportano i dati Unioncamere anticipati da lastampa.it segna cifre preoccupanti: in media, da gennaio a maggio nella Penisola ogni due ore hanno dichiarato fallimento tre imprese.

Tuttavia, un'analisi suddivisa per settori merceologici denota trend molto diversi a seconda dei diversi segmenti in cui operano le aziende. Se le attività manifatturiere, il commercio e le costruzioni si piazzano ai primi posti (con un totale di 3.472 fallimenti per i 3 settori), per la voce che comprende le attività di noleggio, le agenzie di viaggi e i servizi di supporto alle imprese la cifra totale si ferma a 160.

In totale, in fallimenti nei primi cinque mesi del 2013 sono stati 5.334, contro i 5.050 dello stesso periodo del 2013, con un incremento del 5,6 per cento. Ma il vero balzo in avanti lo fanno segnare i concordati, che passano da 539 a 904, con un incremento del 67,7 per cento.

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