Fisco e adv:nuovo fronte tra Gebta e Iata

Si apre un nuovo fronte nella battaglia che vede spesso contrapposti da una parte la distribuzione e dall'altra la Iata.

Il via allo scontro è stato dato da Gebta Italia e vede al centro del contendere il tema della normativa fiscale, argomento che, ricorda la stessa Gebta, va ad aggiungersi ad “azzeramento delle commissioni, costo delle fidejussioni o adm falsi o sbagliati”.  

Nel dettaglio in base a una richiesta all'Agenzia delle Entrate circa i documenti fiscali da registrare nel caso di contabilità tenuta in regime di compravendita è emerso che il rendiconto bsp “non è un documento fiscalmente rilevante, ma solo un documento statistico – spiega una nota – e che è quindi facoltà dell'agente di viaggi chiedere in anticipo alla compagnia aerea una fattura riepilogativa per i biglietti di viaggio che saranno emessi in un periodo di riferimento”.

Su questo tema, denuncia però Gebta Italia, è arrivata la levata di scudi di Iata, la quale ha comunicato che “il sistema bsp non consente all'agente di comprare i biglietti in quanto gli stessi, fiscalmente riconosciuti come scontrini, sono emessi in nome del passeggero”; dal canto suo Gebta ritiene invece che “dato che le compagnie sono pagate dalle agenzie, non vi è alcun dubbio che sia facoltà di queste ultime chiedere ciò che è lecito”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana