Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ancora sotto accusa la 'credit card surcharge'.
Ora è Atrapalo.it a finire nel mirino dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, proprio a causa degli "oneri aggiuntivi richiesti dal professionista nel corso del processo di prenotazione online - come precisa la comunicazione dell'Authority - in funzione della carta di credito/debito utilizzata dal consumatore".
Una pratica commerciale che, negli ultimi anni, ha fatto accendere i riflettori dell'Agcm su diversi siti di e-commerce.
Come precisa la delibera, Atrapalo.it avrà 90 giorni di tempo per comunicare all'Autorità le "iniziative assunte in ottemperanza alla diffida".
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