Protagonistiper un giorno E se gli agenti fossero tabaccai?

“Io ammiro i tabaccai. I Governi non ce la fanno contro di loro”. Mauro Franci, titolare della storica Marchionni Viaggi di Urbino (nonché agente da 30 anni) lancia una provocazione a tutta la categoria, partendo proprio dai fatti di cronaca recente. “I tabaccai fanno la serrata, mentre noi continuiamo a coltivare i nostri orticelli”, aggiunge.

Vorreste scioperare anche voi?
Sa qual è il problema? Se noi chiudiamo per 24 ore non se ne accorge nessuno. Con la biglietteria siamo arrivati alla commissione dell’1 per cento e non è accaduto nulla. Siamo migliaia di agenzie, ognuna con una media di 3 addetti... Calcoli quanti siamo. Ma non contiamo nulla.

I rapporti di filiera sono sempre più complessi...
Anni fa scrissi una lettera, non ricordo più a quale fornitore, e scrissi: “Se siamo i vostri operai, pagateci almeno i contributi”.

Insomma, o partner o dipendenti...
Esattamente. Molti ci considerano più un costo che una risorsa. Le farei l’esempio dell’idraulico, che forse le avranno già fatto in tanti.

Ricordiamolo.
L’idraulico, solo per venire sul luogo del guasto, prende 50 euro. A questi si aggiungono poi il costo del lavoro, dei pezzi di ricambio, eccetera.

E in agenzia?
Da noi si può stare seduti un’ora, chiedere un mare di preventivi con ogni variazione possibile, poi alzarsi e dire: “Le faremo sapere”.

Alcuni fanno pagare i preventivi.
Ma bisognerebbe mettersi tutti d’accordo.

In più, ora si ripresenta la grana dell’Egitto...
Molti tour operator, durante lo sconsiglio dello scorso agosto, per le cancellazioni hanno trattenuto alcune quote. E sa chi ha dovuto metterci la faccia con i clienti?

Non è difficile da immaginare.
Noi. E vaglielo a spiegare ai clienti perché alcune somme non sono state rimborsate. Siamo tra l’incudine e il martello.

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