Protagonistiper un giorno Psicopatologia del catalogo

Alla fine, la vacanza bisogna prima di tutto sfogliarla in una brochure. L’avviso arriva da Paolo Angelini (contitolare dell’omonima agenzia, insieme alla sorella Sandra), che guida uno dei punti vendita più storici di Lucca, sulla piazza dal 1929. Per l’agente, le famose pubblicazioni dei tour operator “sono un po’ come il catalogo Ikea...”

...quello che arriva direttamente a casa e ci spinge a comprare oggetti di cui non pensavamo di avere bisogno?
(ride) Esattamente. È l’input a cercare la vacanza.

La tendenza, però, è quella di spingere la versione pdf piuttosto che quella cartacea.
Sembra strano, ma neanche i giovani hanno voglia di guardarsi il catalogo in versione pdf. Poi magari vanno a vedere su TripAdvisor...

E se il catalogo non c’è?
Siamo noi i primi a inviare i link delle strutture. Ma la spinta spesso arriva ancora dalla pubblicazione cartacea. Certo, se arrivasse un po’ prima...

...vendereste di più?
I cataloghi vengono spediti intorno a febbraio... Non dico che dovrebbero fare come le crociere, che li mandano dodici mesi prima, ma ci farebbe comodo averli entro l’inizio dell’anno. Capita, e non è bello, di mandare via i clienti dicendo che il catalogo e le offerte non sono ancora arrivate.

Dunque si potrebbe lavorare più in anticipo.
Sì, anche perché da un paio d’anni i tour operator stanno veramente spingendo l’advance booking.

Anche prima se ne parlava...
Però troppo spesso erano offerte fasulle e conveniva ancora il last minute. Molti t.o. mettevano prezzi alti da catalogo, poi li riducevano con l’offerta in advance e li svendevano sottodata.

Ora invece?
Hanno adottato più trasparenza. Ora le promozioni per l’anticipo sono veri sconti.

C’è interesse per l’early booking?
Quest’estate più che negli anni passati. Già a gennaio chiedevano informazioni per l’estate.

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