Acquisti onlinePronto il Decalogo di garanzia

Un Decalogo di Garanzia per gli acquisti online, che tuteli i consumatori e li metta in guardia dalle insidie del web, a cominciare dalle spese nascoste.

A siglarlo è stata l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha messo proprio al primo punto lo stop ai costi nascosti, seguito dalla maggiore trasparenza dei prezzi e dal divieto delle caselle preselezionate sui siti web.

Il quarto punto indica in 14 giorni il periodo durante il quale il consumatore ha diritto a cambiare idea su un acquisto, mentre il quinto dà all'acquirente maggiori diritti di rimborso.

Il decalogo prosegue poi con l'introduzione di un modulo di recesso standard per tutta l’Unione europea e l'eliminazione di sovrattasse per uso di carte di credito e assistenza telefonica. Le informazioni più chiare sulle spese di restituzione delle merci sono all'ottavo posto della lista, seguite dalla necessità di aumentare le tutele per i consumatori negli acquisti digitali; anche alle imprese sono riservate più tutele e norme comuni.

La novità più importante riguarda il diritto di ripensamento nei contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali, con un periodo di tempo che passa da dieci a quattordici giorni. Nel caso, poi, in cui il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il diritto di recesso viene esteso di ulteriori dodici mesi per il periodo complessivo di 1 anno e 14 giorni.

In caso di recesso, il venditore ha un numero inferiore di giorni (dai precedenti 30 agli attuali 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest'ultimo invece disporrà di più tempo - 14 anziché 10 giorni - per restituire l'acquisto.

Inoltre, da ora in poi il venditore è ritenuto responsabile per l'eventuale danneggiamento o perdita del bene fino a quando questo non sia consegnato materialmente all'acquirente. Sono anche scattate nuove regole sui contratti conclusi a distanza, ad esempio al telefono, e fuori dai locali commerciali: il venditore è ormai sempre obbligato a far confermare al consumatore l'offerta per iscritto.

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