Fisco, decreto al voto: aziende e partite Iva, ecco cosa cambia

Passa oggi al vaglio del Consiglio dei ministri il testo della legge che potrebbe sancire l’addio allo scontrino cartaceo. Ma non è questa l’unica novità contenuta nel testo. Sono diverse le misure che, se approvate, potrebbero cambiare i destini delle aziende e dei titolari di partita Iva.

A riassumere le principali norme in discussione ci pensa ilsole24ore.com, che analizza i cinque punti salienti del decreto in esame.

1 - Scontrino elettronico
Sull’onda della fattura elettronica, la digitalizzazione dei documenti potrebbe coinvolgere anche gli scontrini fiscali. In teoria, il passaggio dovrebbe avvenire il primo gennaio del 2017. In sostanza, si tratterebbe di trasmettere telematicamente al fisco gli incassi a fine giornata, senza rilasciare nulla al cliente. Il quale, se vorrà, potrà comunque chiedere la fattura cartacea.

2 - Fattura elettronica tra privati
Dopo l’adozione della e-fattura per la pubblica amministrazione, ora l’obiettivo è estenderla anche alle transazioni tra privati. Anche qui, la data di inizio dovrebbe essere il primo gennaio 2017.

3 - Addio allo spesometro
Come anticipato da ttgitalia.com, la documentazione fiscale in formato elettronico potrebbe salvare le imprese dagli adempimenti legati allo Spesometro.

4 - Dichiarazione precompilata per partite Iva
I dipendenti stanno sperimentando in questi giorni il sistema del modello 730 precompilato; ma la stessa modalità potrebbe essere estesa anche a imprese e professionisti. Diventerebbe necessario, però, passare a scontrini e fatture elettroniche.

5 - Conservazione dati a cura del Fisco
Tra i nodi aperti per le fatture digitali, c’è quello legato alla conservazione dei dati. A porre un rimedio, dal primo luglio 2016, potrebbe essere l’Agenzia delle Entratre, con un sistema gratuito per conservare la documentazione fiscale elettronica.

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