Sfida sicurezza nel turismo, l'appello alle istituzioni

“Una sfida globale che non risparmia nessun Paese alla quale bisogna rispondere prontamente senza farci isolare e senza sottometterci”. È questo il messaggio lanciato dai ministri del Turismo insieme a Unwto e Wttc, che nel corso del summit che si è tenuto nell’ultima giornata del Wtm di Londra hanno affrontato il tema della sicurezza e del terrorismo.

L’appello lanciato dalla platea dei relatori è stato quello di una maggiore collaborazione e relazione tra l’industria turistica e i governi sia per fare in modo che tutti i viaggiatori possano sentirsi sicuri durante le loro trasferte sia per adoperarsi affinché i warning sulle destinazioni siano razionali.

“Le destinazioni spesso si riprendono velocemente dai periodi di crisi – ha sottolineato Fritz Jousse, ceo di Tui, che ha aperto il dibattito -, ma il terrorismo genera una percezione differente, ‘tossica’ e la paura domina anche quando la situazione reale è cambiata”.

Il caso Egitto
Il caso più appariscente, che è stato al centro del dibattito, quello dell’Egitto che, nonostante gli sforzi fatti sul fornte della sicurezza, continua a pagare lo scotto degli eventi passati e a determinare il persistere del warning da parte di alcuni mercati.

Per fornire uno strumento concreto al comparto, dal prossimo anno l’Unwto organizzerà un programma di formazione online per approfondire i temi legati alla sicurezza a imparare come gestire la crisi in caso di eventi straordinari.

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