Il Titanic affondò per un incendio, la teoria che cambia la storia

A più di 100 anni dalla notte in cui affondò nelle acque gelide dell’Oceano Atlantico il Titanic continua a far parlare di sé e a sollevare domande. È emersa nelle ultime ore una nuova teoria su quella che potrebbe essere stata la vera causa dell’inabissamento del transatlantico.

Secondo una giornalista dell’emittente britannica Channel 4, riporta il Messagero, sarebbe infatti stato un incendio nello scafo e non l’urto con l’iceberg a porre fine al viaggio della nave, causando la morte di oltre 1500 passeggeri. La teoria si fonda sull’analisi di alcuni scatti che mostrano i segni di fiamme, che si sarebbero generate nel locale delle caldaie già al momento della partenza dal cantiere di costruzione di Belfast.

Non domate, le fiamme avrebbero cominciato a bruciare logorando e indebolendo la struttura del Titanic. L’urto con l’iceberg e il conseguente squarcio sarebbero stati così solo il colpo di grazia per la nave.

Sempre secondo l’indagine, i costruttori avrebbero tentato di celare in ogni modo l'accaduto fino al momento della partenza da Southampton, ordinando agli ufficiali di non farne parola con nessuno per tutto il viaggio.

Una conferma della teoria sarebbe velatamente espressa nell’esito dell'inchiesta ufficiale che definirebbe l’incindente del Titanic una “tempesta perfetta di fattori straordinari accaduti insieme: il fuoco, il ghiaccio e una negligenza criminale”.

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