Dynamitick e Deloitte portano il dynamic pricing nel mercato degli eventi

Il sistema del prezzo variabile (dynamic pricing), tanto diffuso nel settore del trasporto aereo e nell’hotellerie, si estende ora anche agli eventi, e in particolare allo sport e all’entertainment, grazie alla partnership che, si legge su Event Report, la startup Dynamitick ha siglato con Deloitte per diffonderne l’innovativo modello di vendita nel ticketing.

Il dynamic pricing individua il “giusto prezzo” di ogni biglietto in base alla domanda del mercato, ai risultati di vendita, alla propensione alla spesa dei clienti e alle oscillazioni di specifiche variabili, elaborate da algoritmi di intelligenza artificiale. Un modello commerciale applicabile ai settori (come lo spettacolo e lo sport) che devono fare i conti con il calo dell’affluenza di spettatori e dei guadagni a causa di politiche di ticketing che non stimano correttamente la domanda e il prezzo dei biglietti.

Dynamitick, startup italiana attiva da febbraio 2016, ha già applicato la propria tecnologia di dynamic pricing al cinema, e in 9 mesi le sale che hanno introdotto il sistema di prezzo variabile hanno aumentato gli spettatori del 18% e il fatturato del 15%. Più recentemente gli algoritmi di Dynamitick sono entrati anche nel settore sportivo attraverso gli accordi con la Virtus Entella (società di calcio di Serie B) e l’Auxilium Fiat Torino (società di basket di Serie A).

Ora la partnership fra Dynamitick e Deloitte consentirà di sviluppare soluzioni congiunte per i settori dello sport e dello spettacolo, ma anche di estendere il prezzo variabile ad altre aree di business. “Il servizio che propone Dynamitick, congiuntamente all’esperienza di Deloitte, può avere prospettive di sviluppo nel calcio” dice Luca Petroni, responsabile del settore THS (travel, hospitality & sport) di Deloitte. “Possiamo ottimizzare sia l’offerta riservata ai tifosi che quella riservata alle aziende: per i più importanti club europei, per esempio, il segmento corporate rappresenta circa il 40% dei ricavi da stadio, ma gli viene destinato in media il 10% dei posti. Il dynamic pricing può quindi fare da leva di sviluppo diversificando il prezzo e intercettando le diverse esigenze degli spettatori”.

“La flessibilità del prezzo può diventare fondamentale per far crescere i ricavi anche nel mondo dello sport e dell’entertainment” dice Federico Quarato, CEO di Dynamitick. “Riteniamo inoltre che un sistema di prezzi variabili, secondo criteri trasparenti e specifici per ogni business, sia anche l’antidoto più efficace al fenomeno del secondary ticketing, che nuoce a tutto il mercato”.

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