Qualità del tempo libero: il podio è di Rimini e della Riviera romagnola

La classifica generale dell’Indice del tempo libero realizzata dal Sole 24Ore pone Rimini (nella foto) e la sua provincia in pole position. Nonostante iun inizio della stagione estiva in chiaroscuro, il primo posto di Rimini evidenzia lo sviluppo avenuto nel corso di questi anni: “Fin dalla fine degli anni Cinquanta - spiega Andrea Gnassi, sindaco del capoluogo di provincia, commentando il primato - è stata la capitale delle vacanze nel Paese; oggi la traiettoria di sviluppo va verso una Rimini meta turistica e dell’ospitalità per 12 mesi all’anno, superando il clichè della città balneare”.

Dodici diversi indicatori
L’Indice del tempo libero prende in esame 12 diversi  indicatori, ciascuno dei quali fotografa un diverso aspetto del tempo libero trascorso in Italia da turisti e residenti: l’attrattività, la diffusione di bar e ristoranti, di librerie e agriturismi, l’offerta in termini di spettacoli, ma anche la spesa al cinema o a teatro. Oltre alla Riviera romagnola che spicca anche per l’offerta food&beverage la classifica generale incorona due città d’arte: Firenze, medaglia d’argento e Venezia al terzo posto. A completare la top five sono Trieste e  Milano. Ampliando la visuale sulle prime dieci classificate spiccano altre quattro province toscane, Siena, Grosseto, Livorno  e Pisa. Nella top 10 anche Gorizia che come Trieste è spinta in alto anche dalla presenza di stranieri che scelgono queste mete per weekend oltre confine , ma a corto raggio. In fondo alla classifica,   tre province del Sud: Enna, Isernia e Agrigento

Le variabili esaminate
In dettaglio, Rimini è prima per densità turistica, ma se si parla di permanenza, la leadership spetta alla provincia di Crotone, seguita da Fermo e Vibo Valentia. Nel complesso, quest’indicatore premia Calabria e Sardegna: nella top 10, infatti, ci sono anche Cosenza e tre province sarde (Nuoro, Sud Sardegna e Sassari). Se si parla di ricettività e natura, vince Bolzano, ma il primato generale spetta alle province toscane. Verona trionfa infine per spesa pro capite in cinema e teatri.

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