Alluvione, dal Governo in arrivo i primi fondi per gli aiuti immediati in Emilia Romagna

È terminato con l'approvazione il Consiglio dei ministri che ha approvato un primo stanziamento, che si aggira intorno ai 300 milioni di euro per arrivare a due miliardi dopo la stima dei danni, che il Governo ha destinato all’emergenza causata dall’alluvione in Emilia Romagna. L’entità dei fondi - che come ha spiegato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni serviranno a garantire i soccorsi immediati - è stata stabilita dopo una giornata di confronti a livello politico e tecnico tra i ministeri e Palazzo Chigi.

Ora si tratta di capire come ottenere le coperture e, a questo proposito, come riporta Ansa il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha rivelato che il governo sta pensando a lotterie aggiuntive e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata.

I provvedimenti per i ristori
A questa prima fase ne seguirà un’altra, con i provvedimenti legati ai ristori, ma prima occorrerà chiarire il bilancio dei danni, che tuttavia si prevede sia nell’ordine di miliardi. Probabilmente, come già si era fatto dopo il terremoto che colpì gli stessi territori undici anni fa, il governo farà di nuovo richiesta per accedere al Fondo di solidarietà europea. Ai tempi del terremoto si erano ottenuti 670 milioni a fronte di danni per 12 miliardi.

Per le aree colpite si profila inoltre la sospensione dei versamenti tributari e contributivi, fino a ottobre o novembre, oltre a un fermo per i processi amministrativi. Si lavora inoltre al rifinanziamento del Fen, il Fondo emergenze nazionali. Fra le ipotesi sul tavolo, anche quella della cassa integrazione nelle aziende bloccate dal maltempo, dal momento che ancora adesso per molti impiegati è impossibile raggiungere il posto di lavoro. "Richiederla - sottolinea la Fiom-Cgil dell'Emilia Romagna - deve essere inteso come un dovere morale delle imprese". Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, auspica che nel pacchetto entri "soprattutto l'attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato".

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