Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per piccole e medie imprese italiane la tassazione si sta trasformando in un incubo sempre più forte e anno dopo anno il peso aumenta inesorabilmente. E per le aziende del turismo, siano esse alberghi o agenzie di viaggi, già colpite da una crisi dei consumi senza precedenti, le difficoltà si moltiplicano ulteriormente, considerando che subiscono l'incidenza più elevata.
Secondo l'ultimo studio realizzato da Infocamere e pubblicato sull'edizione odierna de Il Sole 24 Ore, a livello generale in Italia il peso delle imposte è aumentato, nel 2011, di 1,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. E questo solo prendendo in considerazione le imprese che hanno conseguito un utile tra il 2009 e il 2011.
Attualmente, quindi, il livello medio di tassazione raggiunge il 36,3 per cento, con variazioni a seconda della Penisola e soprattutto del settore di riferimento. E qui arrivano le cattive notizie: a portare il carico maggiore di tutta l'Italia sono le aziende legate al settore alberghiero e della ristorazione, , che raggiungono un'incidenza del 45 per cento. Non va molto meglio alle altre società di servizi, che si fermano poco sotto, a quota 43 per cento.
Si tratta di un contesto che, sottolinea lo studio, rischia di mettere in seria pericolo le imprese, considerando anche la difficoltà di accesso al credito attuale.