Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non si fanno attendere le reazioni del mondo del turismo alla proposta dell'ex premier Silvio Berlusconi di recuperare il mancato gettito dell'Imu sulla prima casa tassando aumentando i diritti d'imbarco sui voli aerei.
"Siamo già sufficientemente grati a Berlusconi e al suo Governo per aver introdotto la tassa di soggiorno che costa, salvo evasione, circa 500 milioni di euro al turismo italiano - dichiara con secca ironia il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio -. Ci auguriamo pertanto di cuore di non doverlo essere ulteriormente per la proposta lanciata ieri dall’ex premier di aumentare, in sostituzione dell’Imi, la tassa d’imbarco a 4 euro a passeggero".
L'idea lanciata da Berlusconi, infatti, è recuperare dall'aumento dell'addizionale sui diritti d'imbarco, portandola a 4 euro a passeggero, 258,8 milioni che entreranno all'interno di un progetto di tassazione comprende, anche, un'imposta sui giochi pubblici, una sui tabacchi, una sulla produzione di birra e alcol.
"È paradossale – commenta ancora Iorio - che chi sosteneva pubblicamente di voler raddoppiare il peso del turismo sul Pil, portandolo al 20 per cento, ora si accanisca così tanto nei fatti e nelle promesse contro un settore così cruciale per la crescita economica del nostro Paese".