Imu per le impreseStangata in arrivo

Basta sconti sull'Imu. Per la versione 2013 della nuova tassa si profila una stangata per le imprese, destinata quindi a coinvolgere pesantemente anche le agenzie di viaggi.

Se nel 2012 la legge aveva lasciato ai Comuni alcuni margini di manovra per ridurre il peso dell'imposta sugli immobili a carico dei soggetti extra-Irpef (quindi persone giuridiche, come società di capitali o di persone), questa volta il legislatore non ha lasciato scampo. Secondo quanto affermato da Il Sole 24 Ore, infatti, ad oggi gli 'sconti' sono vietati per legge.

Per comprendere come, nonostante le polemiche sugli importi da pagare, la prima applicazione dell'Imu non fosse stato lo scenario peggiore per le imprese bisogna tenere presente due fattori. Il primo è la possibilità offerta ai Comuni nel 2012 (ma non nel 2013) di diminuire il prelievo per i contribuenti extra-Irpef in virtù del fatto che questi ultimi non avevano goduto della cancellazione dell'imposta sui renditi fondiari. Il secondo è che tutto il denaro ricavato dall'applicazione dell'aliquota standard al 7,6 per cento per le imprese andrà interamente allo Stato (anche se sarà riscosso dal Comune).

I Comuni, dunque, nonostante non abbiano alcun interesse nell'immediato ad applicare l'aliquota più alta senza sconti, non potranno agire sui prelievi alle imprese.

Cittadini più tassati e Comuni più poveri: è questa, in sintesi, l'analisi di Graziano Delrio, presidente dell'Anci, riportata dal quotidiano finanziario.

Una situazione che rischia di ripercuotersi due volte: una sui margini delle agenzie di viaggi, già provate dal calo dei consumi, e una seconda sulla propensione alla spesa dei possibili viaggiatori.

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