Federalberghi richiede lo stato di crisi occupazionale

Le presenze alberghiere calano dello 0,8 per cento da gennaio a maggio e il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (nella foto), chiede la proclamazione di uno stato di crisi occupazionale per il settore.

Secondo i dati dell’Osservatorio turistico-alberghiero elaborati dal Centro Studi della federazione, i primi 5 mesi dell'anno hanno visto proseguire la tendenza a doppia velocità del turismo, con gli italiani in frenata e gli stranieri in crescita. I numeri parlano di un -4,7 per cento di italiani e di un +3,1 di stranieri nelle strutture alberghiere tricolori.

Discorso differente per i livelli occupazionali, che invece hanno registrato un calo del 4,7 per cento negli stessi 5 mesi.

Per questo Bocca chiede "la proclamazione di uno stato di crisi occupazionale per il settore, per ottenere da Governo e Parlamento quei puntelli senza i quali lo svuotamento dei reparti nelle varie imprese turistiche potrebbe divenire un pozzo senza fondo".

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