Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche Roma avrà la sua Città della Scienza. La capitale guarda all'Europa e prova a recuperare terreno con le cattedrali metropolitane della scienza e dell'arte, come il Beaubourg di Parigi o il Technikmuseum di Berlino.
Secondo il programma di intervento presentato dal sindaco Ignazio Marino e dall'assessore Giovanni Caudo, nella città eterna sorgerà un nuovo centro di "rilevanza internazionale - spiega una nota del Campidoglio - che sarà in grado di accogliere, esporre e rendere accessibile al grande pubblico il sapere scientifico e tecnologico". Il centro sorgerà nel quartiere Flaminio, vicino al Parco della Musica e al museo di arte contemporanea Maxxi, e sarà circondato da spazi pubblici, alberghi e negozi per un'area di intervento totale di circa 51mila mq.
Il quartiere è destinato ad accogliere il polo culturale più esteso della capitale e la "maggior concentrazione e densità di attività culturali, sportive e di sperimentazione artistica", spiega Caudo. Si tratterebbe del primo intervento urbanistico di grande respiro avviato dall'attuale amministrazione capitolina. "Un sogno coltivato per oltre un terzo di secolo - lo definisce il sindaco Ignazio Marino -: un museo contemporaneo della scienza, analogo a quelli presenti in altre capitali europee".
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