L'onda lunga del progetto Greeters parte da Torino

Prima Napoli o Torino?
La febbre dei greeters contagia l'Italia e arriva da Torino una sorta di sfida per la primogenitura del progetto italiano.

“Nessuna polemica – dice Michele Penna, responsabile del gruppo di Turin Greeters – ma noi siamo attivi da febbraio ed è circa un anno che lavoriamo sul progetto".

Il sistema di accoglienza turistica non convenzionale lanciato nel 1992 a New York si amplia, quindi, fino all'Italia. A Torino è promosso dall'associazione culturale 6secondsTo nell'ambito della collaborazione con la rete internazionale Global Greeter Network.

"Non siamo guide turistiche – precisa Penna – e non vogliamo metterci in concorrenza con loro". Aderendo al progetto, ciascun greeter si impegna a dedicare alcune ore del proprio tempo libero gratuitamente all’attività di accoglienza del visitatore, permettendogli un'esperienza di vita della città con un 'locals'.

Sulla polemica con Napoli, Penna conclude: “Siamo contenti che anche altre città abbiano iniziato a dare vita ad altri gruppi di greeters".

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