Spiragli di rimonta

Non sarà certo un esercizio da ricordare, ma alla fine Veratour manda in archivio un 2015 in terreno positivo. Risultato raggiunto lavorando sui costi e limitando gli investimenti al minimo.

Nel corso del 2015 Veratour ha infatti segnato un calo dei ricavi, raggiungendo però l’utile di esercizio.

Nell’ultima stagione il crollo delle vendite su Egitto e Tunisia ha pesato come un macigno sull’attività della società di Roma (come su molti altri t.o.), che si è vista costretta a correre ai ripari cercando nuove aree di business.

La famiglia Pompili nel corso dell’ultimo anno si è trincerata spesso dietro un insolito silenzio, perché le difficoltà del mercato bloccavano sul nascere qualsiasi iniziativa di marketing.

Poi, verso fine stagione alcune partite hanno ripreso a funzionare e Veratour ha rialzato la testa, malgrado Mar Rosso e Tunisia fossero sempre fuori dai giochi.

Così, sul lungo raggio prima e sull’Italia poi, sono arrivati investimenti per riequilibrare offerta e conti.

Inutile nascondere che uno dei brand più dinamici del settore ha sofferto e anche nel mondo delle agenzie di viaggi qualcosa non ha funzionato secondo le attese.

Le campagne di marketing e comunicazione che avevano segnato le stagioni precedenti hanno rallentato il passo e solo ora si vede qualche movimento.

Adesso è il momento decisivo per la stagione 2016 e Veratour può ritrovare vendite e feeling con l’intero comparto. Vanta probabilmente una squadra commerciale tra le migliori sul mercato. In momenti di rilancio bisogna affidarsi alle persone di talento. Ecco perché in questa fase Massimo Broccoli e la sua squadra potrebbero fare la differenza.

Twitter @removangelista

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