Cosa resterà del Fondo Nazionale di Garanzia

A far data dal 1° gennaio 2016, l'articolo 51 del Codice del Turismo relativo al Fondo Nazionale di Garanzia verrà abrogato. Così stabilisce il disegno n. 1962 della legge europea 2014 depositato in Senato in ottemperanza alla procedura d'infrazione europea n. 2012/4094.

Ancora una volta l'Unione Europea richiama il nostro ordinamento ad adeguarsi alle normative che impediscono che un fondo alimentato direttamente dai privati possa essere a gestione statale ed essere inserito nel bilancio statale. Dunque il Fondo passerà ad una gestione privata.

Le complessità sorgono, tuttavia, su altri due punti focali che sono all'ordine del giorno nelle continue negoziazioni fra il Mibact e le associazioni degli operatori turistici.

Il primo punto è il passaggio dalla possibilità da parte dell'organizzatore o intermediario all'obbligo della polizza assicurativa o della garanzia bancaria nei casi d'insolvenza o fallimento a decorrere sempre dal 1° gennaio 2016.

Ciò determinerà dunque un ulteriore peso per gli operatori, insieme alle già esistenti fideiussione per le sanzioni amministrative e polizza per la responsabilità professionale.

La difficoltà principale risiede nello stabilire da parte delle assicurazioni un premio commisurato a tutto il fatturato annuo di un operatore, anziché circoscriverlo, come richiede ad esempio la nuova direttiva sui viaggi a pacchetto in relazione alla garanzia di insolvenza nei servizi turistici collegati, a normali valutazioni a termine di rischio che tengano conto della natura di Pmi della stragrande maggioranza del settore.

Le assicurazioni specializzate nel turismo che fanno capo a gruppi internazionali non dovrebbero comunque avere difficoltà a proporre polizze non troppo onerose, anche sulla base dell'esperienza presso altri Stati membri ove gli operatori attuano già il sistema della polizza obbligatoria per insolvenza e fallimento, senza tuttavia essere obbligati a presentare all'assicuratore garanzie patrimoniali eccessive. Si spera che altrettanto possa avvenire in Italia soprattuto ora che il turismo pare abbia ripreso la sua dinamicità.

L'altro punto focale riguarda il tema se il Fondo Nazionale di Garanzia, a futura gestione privata, possa coprire anche gli eventi avvenuti per circostanze eccezionali, soprattutto da terrorismo, anche temuti, come nel caso dello sconsiglio, che tante difficoltà interpretative ha generato fra gli operatori ed i giuristi.

L'assunzione di tale rischio nell'alveo del Fondo, che anche indirettamente nel passato ha determinato l'insolvenza di organizzatori, per esempio specializzati nel Mar Rosso, potrebbe essere una svolta positiva per il settore e rendere meno amara la scadenza del prossimo 1° gennaio.

In ogni caso seguiranno settimane di fermento legislativo sul punto, per cui sarà bene monitorare la situazione.

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