Costo dei visti: questione aperta

C’è una spada di Damocle che continua a pendere sulla testa del traffico turistico dell’Egitto e anche del Mar Rosso: il Ministero degli Esteri del Paese ha infatti deliberato un maxiaumento per il costo del visto d’ingresso, che passerà dagli attuali 25 dollari a persona a 60 dollari per il permesso individuale. Ammonterà invece a 70 dollari la cifra da sborsare per i visti multipli.

L’aumento sarebbe dovuto scattare già da questo mese di marzo, ma l’industria turistica ha già alzato la voce, riuscendo ad ottenere uno slittamento fino al prossimo 1 luglio.

Le prime reazioni
Davanti a questa notizia, i primi a reagire sono stati i tour operator, i quali hanno manifestato forti perplessità per l’iniziativa, che rischia di vanificare il lavoro fatto sia dal Paese sia dall’industria turistica in questi mesi per riportare i flussi verso la destinazione. Secondo i t.o. italiani, infatti, l’incremento del costo del visto porterebbe come conseguenza più immediata un rialzo dei prezzi dei pacchetti, con un annullamento degli sforzi fatti sinora.
A gettare acqua sul fuoco per primo il direttore dell’Ente per l’Italia, Emad Fathy Abdalla, che in uno statement ha cercato di rassicurare gli attori del comparto. “Prendiamo atto della scelta del Ministero degli Esteri di aumentare il costo del visto d’ingresso in Egitto e ribadiamo, come Ente del turismo egiziano, la massima disponibilità nel cercare di risolvere questa criticità - ha scritto Abdalla - . Ad oggi siamo riusciti a rinviare la messa in atto del provvedimento dal 1 marzo al 1 luglio. Ci auguriamo, nel frattempo, di continuare a dialogare con le autorità competenti al fine di raggiungere un accordo soddisfacente per tutte le parti coinvolte”.

Trattative in corso
La discussione è proseguita all’Itb di Berlino, dove il ministro del Turismo del Paese, Mohamed Yehia Rashed, ha incontrato una delegazione dell’associazione italiana dei tour operator.  Uno degli argomenti principali di discussione è stato, ovviamente, il previsto aumento del visto turistico. Il ministro ha comunicato che nelle prossime due settimane le richieste degli operatori del settore verranno portate all'attenzione del Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di rinviare a data da destinarsi qualsiasi aumento dei visti di ingresso.

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