La necessità di fare sistema

“Lo sforzo che dobbiamo fare non è certo rafforzare le presenze di luglio e agosto, bensì lavorare sui mesi di avvio della stagione, da marzo a maggio”. Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo, rispolvera la vecchia questione della destagionalizzazione, ma con una consapevolezza in più: continuare a crescere, in alta stagione, dopo l’incremento a doppia cifra del 2016 sarà assai arduo.  

Lo scorso anno può infatti essere iscritto a pieno titolo nell’albo d’oro dell’inbound della regione, grazie a un consuntivo che parla di 2,9 milioni di arrivi, il 10,5 per cento in più rispetto al 2015.
Ecco che, allora, dinnanzi a numero di questo tipo è saggio puntare, come spiega l’assessore, “al consolidamento delle cifre dell’anno scorso”, mentre il vero obiettivo del prossimo anno è concentrarsi sui periodi di spalla in cui, lamenta Argiolas, “i costi di gestione delle strutture alberghiere sono ancora alti per via delle presenze troppo basse”. E per ottenere questo risultato c’è solo un modo: creare un sistema Sardegna vero, “che - spiega l’assessore - possa contare su una governance che veda il contributo di porti e aeroporti, oltre che gli enti locali e gli imprenditori. Le esperienze di viaggio in Sardegna devono diventare prodotti di qualità, perché il turismo è un nodo strategico dello sviluppo regionale”.

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