Ritorno in Medio Oriente

Cambia la geografia della Terra Santa, che ora si riscopre più grande. I pellegrinaggi in Medio Oriente, indicano infatti gli operatori interpellati da TTG Italia, si arricchiscono di nuove tappe alla scoperta delle radici della storia cristiana, con percorsi che da Gerusalemme portano in Libano, Giordania arrivando fino in Armenia.

“Sicuramente – conferma Barbara Chiodi, direttore di Brevivet - tutta l’area della mezzaluna fertile, Israele e Giordania in primis, hanno registrato quest’anno una netta ripresa”. Un trend positivo cui ha contribuito non solo l’atteggiamento dei fedeli “non più preoccupati dal tema sicurezza”, ma anche, rileva Sara Rusconi, responsabile reparto pellegrinaggi e gruppi di Rusconi Viaggi, “l’introduzione di nuove rotte da parte delle compagnie low cost che hanno generato nuove opportunità”. Compagnie che, pur avvicinando Israele alla Penisola, non sembrano però troppo interessate a rendere più spedito il lavoro dei tour operator che muovono gruppi.

“È vero - sottolinea Silvano Mezzenzana, vicepresidente di Duomo Viaggi - che i voli diretti hanno un appeal maggiore, ma non è affatto facile prenotare con anticipo tutti i posti con le low cost e spesso - aggiunge - si finisce con lo scegliere vettori europei che fanno scalo”. Ma se la Terra Santa e i Paesi che la circondano sono oggi destinazioni nuovamente apprezzate dai turisti religiosi, cominciano a essere riscoperte anche mete devozionali dell’Egitto legate alla storia del primo cristianesimo o al dialogo interreligioso. “Il monastero di Sant’Antonio nel deserto, così come la moschea di al-Azhar, al Cairo, sono luoghi tornati a essere frequentati” evidenzia Mezzenzana. Ma tornano in auge anche destinazioni per diverse stagioni uscite dal radar degli operatori. “L’itinerario sulle orme di San Paolo, in Turchia - precisa Rusconi -, comincia di nuovo a essere richiesto".

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