La scossa di Patanè:"È ora di cambiare"

Da Expo a Enit passando per Italia.it, senza dimenticare una sferzata al Governo.

Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, fa il punto sull'industria turistica del Paese alla vigilia dell'importante evento del 2015, che potrebbe segnare una svolta per tutto il comparto e per il quale il manager sta mettendo in campo un impegno da grandi numeri.

"Expo è una grande occasione - dice -. Abbiamo acquistato 500mila biglietti e abbiamo comprato, vuoto per pieno, 3mila stanze al giorno nel milanese. Tutti prodotti che non offriamo solo al mercato estero ma anche agli italiani, forti della nostra rete commerciale di 1.500 agenzie di viaggi sul territorio. Per quanto riguarda il mercato internazionale, abbiamo accordi con 18 Paesi: l'80 per cento dei biglietti passeranno dal canale b2b".

Patanè tuttavia non vuole fermarsi all'evento in sè e pensa in prospettiva futura. "Bisogna saper andare oltre Expo. Come dicono in tanti, ma noi ci crediamo davvero, bisogna sfruttare Expo come occasione per attirare flussi turistici in Italia, per offrire prodotti nuovi, per specializzarsi e per imparare qualcosa di nuovo nel modo di fare turismo. La vera sfida è capire come capitalizzare gli investimenti fatti per l'esposizione di Milano. Noi stiamo già guardando avanti, stiamo puntando a Dubai 2020. Su questo solco si inserisce l'acquisizione di una società leader nel settore degli eventi".

Il presidente Uvet poi manda un messaggio chiaro al Governo: "Il futuro del comparto travel non dipende solo da Expo. Il Governo non deve più parlare, abbiamo bisogno di fatti, di decisioni sulle tasse e sulle norme. Bisogna darsi una sveglia - aggiunge senza peli sulla lingua Patanè -: occorre agire per tempo sulla competizione mondiale di altri Paesi che sono attrattivi come noi e che stanno facendo meglio e di più".

Sempre sul fronte dell'Esecutivo il pensiero successivo si rivolge quasi automaticamente a Enit e Italia.it, e anche in questo caso gli strali non mancano: "Quando il Governo si è messo a fare l'imprenditore è sempre andata male - dice -. Italia.it per ora non ha molto senso: il Governo dovrebbe agevolare il nostro lavoro di imprenditori, non mettersi a fare lo stesso. Su Enit stiamo a guardare, ho fiducia nel cambiamento".

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