Il commento del direttore
Remo Vangelista
Bisogna immaginarsi una coda di autobus lunga 198 chilometri, poi un piazzale con 16.600 veicoli. È la foto scattata da Evobus Italia al compimento dei vent'anni di attività. Un evento celebrato a Ibe 2016 con il top management della casa costruttrice al gran completo.
"Anche quest'anno abbiamo scelto di essere presenti a Ibe e di esporre i nostri gioielli nel settore turistico", ha detto il presidente e ceo Holger Dürrfeld, tracciando il ritratto di un lungo pezzo di storia italiana del costruttore tedesco. "In un ventennio di alti e bassi del mercato l'azienda ha fatturato 3 miliardi e 600 milioni di euro, raddoppiando il market share - ha osservato il numero uno di Evobus Italia -. Ora conta 215 dipendenti sul territorio nazionale e una rete di assistenza con quattro punti di proprietà". Ma l'occasione Ibe è anche per fare il primo bilancio del 2016: si sono evidenziati segnali positivi per il settore del turismo, mentre, per il Tpl, si attendono tempi migliori.
"Ora - ha concluso Dürrfeld - siamo pronti a guardare al futuro con ottimismo". Un futuro all'insegna della tecnologia avanzata. Il Gruppo sta, infatti, investendo in questa direzione, anche perché la competizione sui nuovi motori e sull'elettronica si è aperta per tutto il comparto. S. P.
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