Antitrust su Booking La sentenza apre la porta alle agenzie

Arriva il giorno della sentenza dell’Antitrust su Booking.com e sugli hotel. Che lascia insoddisfatti gli albergatori di Federalberghi, ma che apre una interessante prospettiva per le agenzie di viaggi.

Il bollettino dell’Agcm comunica, infatti, che si è conclusa la procedura nei confronti di Booking. La decisione dell’Authority italiana, presa in collaborazione con le Autorità nazionali di concorrenza di Francia e Svezia e con il coordinamento della Commissione europea, è stata quella di accettare le condizioni proposte da Booking per limitare la clausola Mfn, ossia Most favoured nation.

In sostanza, l’Antitrust ha definito che gli hotel avranno piena libertà nella determinazione delle condizioni di offerta praticate sulle altre Ota e sui propri canali diretti offline, nonché nell’ambito dei propri programmi di fidelizzazione, ma dovranno garantire sul proprio sito le stesse tariffe pubblicate su Booking. Che, per parte sua, è ben soddisfatto del risultato, e in un commento del suo ceo, Durren Huston, si dice convinto che la decisione odierna rappresenti “una approvazione verso il nostro sforzo continuo e coordinato di promuovere la competizione per supportare l’innovazione e incoraggiare compagnie come la nostra a investire per portare più clienti agli hotel nostri partner e per favorire il turismo in Europa e nel mondo”.

Opinione del tutto diversa quella degli albergatori. Che esprimono una netta insoddisfazione per una soluzione ‘di mezzo’ che, a detta del direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, penalizza “le piccole e medie imprese e i consumatori”. Nucara invita quindi i consumatori a “farsi furbi” e a sfruttare i cosiddetti canali ‘offline’ degli hotel per ottenere prezzi più favorevoli.

Ed è qui che entrano in gioco le agenzie: oltre a telefonare all’hotel o ad inviare una mail diretta, un modo per ottenere un prezzo più favorevole è quello di rivolgersi alla distribuzione tradizionale di viaggi, un canale offline che probabilmente gli hotel presto torneranno a privilegiare.

La partita, a questo punto, è tutta da giocare.

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